Un angolo nascosto di Toscana

La Garfagnana

La Garfagnana, fra le Alpi Apuane a occidente e l’Appennino Tosco-Emiliano a oriente, è una bella e verde vallata nel nord della Toscana, incisa dal fiume Serchio e punteggiata da tanti piccoli borghi di origine medievale.

‘‘La Garfagnana è un universo contratto, non c’è strada, cammino o sentiero che non porti a una visione inattesa, a qualcosa di inaspettatamente straordinario. Può essere una roccia, un eremo, un bosco, un fiume, un castello ma può essere anche un uomo.
So che ciò che mi chiama in Garfagnana non è semplicemente la sua geografia, ma gli umani che la abitano, come la abitano. La Garfagnana è di una bellezza struggente, una bellezza selvaggia e amorevole; e ciò che mi commuove è come il suo paesaggio sia stato plasmato, lavorato, addolcito anche nelle durezze più ardue da chi lo vive’’ .

Maurizio Maggiani

"I luoghi dell’anima. Viaggio sentimentale in Garfagnana", 2006

Un luogo dove incontri la Storia

Alcuni siti di interesse

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Castelnuovo di Garfagnana: 44.110000, 10.411700
Castiglione di Garfagnana: 44.149900, 10.410800
Barga: 44.073900, 10.484200
Parco nazionale dell\'Appennino tosco-emiliano: 44.204786, 10.359292
Parco regionale delle Alpi Apuane: 44.061316, 10.245094
Fortezza delle Verrucole: 44.178900, 10.332400
Rocca di Camporgiano: 44.158600, 10.336418
Fortezza di Mont\'Alfonso: 44.108270, 10.401510
Cascio: 44.081100, 10.427100
Corfino: 44.182600, 10.379500
Lago di Vagli: 44.109200, 10.288700
Lago di Gramolazzo: 44.163920, 10.251060
Lago di Pontecosi: 44.129184, 10.388689
Grotta del Vento: 44.028618, 10.354185
Ponte medievale di S. Michele: 44.182796, 10.289533
Ponte medievale di Castiglione: 44.151605, 10.418515
Ponte di Piazza al Serchio: 44.181211, 10.297880
Parco avventura del Buffardello: 44.174048, 10.340452
Parco del Battiferro: 44.025517, 10.352898
Pania di Corfino: 44.202466, 10.379655
Pania della Croce: 44.034388, 10.324037
Monte Tambura: 44.107248, 10.233164
Monte Prado: 44.245998, 10.408258
Pizzo d\'Uccello: 44.139256, 10.182824
S.Pellegrino in Alpe: 44.189900, 10.480600
Monte Giovo: 44.130724, 10.578461
Monte Tondo: 44.254606, 10.254965
Isola Santa: 44.065294, 10.313544
Careggine: 44.120497, 10.325067
Monte Forato: 44.014238, 10.335045
Rocca di Trasillico: 44.042702, 10.404525
Agriturismo Braccicorti: 44.142724, 10.378314
Ponte ferroviario della Villetta: 44.149511, 10.361309
Ghivizzano Castello: 44.032000, 10.514900
Monte Vecchio: 44.235299, 10.413966

Tra l’Appennino…

‘‘Essere nato in Appennino vuol dire aver visto le stagioni, i castagneti e i piccoli poderi, dove famiglie numerose stentavano una magra esistenza, vedere la primavera trasformarsi in estate e declinare in autunno, col verde chiaro che diventa verde intenso e poi giallo e bruno e rosso e poi il nero dei rami secchi e il grande biancore della neve invernale’’.

Francesco Guccini

Prefazione a "Grande Appennino. Viaggio nella montagna lucchese", volume fotografico di Bruno Giovannetti, 2000

Un Parco tra Europa e Mediterraneo

Il limite settentrionale e orientale della Garfagnana è delimitato dal crinale appenninico che raggiunge altitudini oltre i 2000 m (Monte Prato, con i suoi 2054 m è la vetta più alta della Toscana). Qui si concentra gran parte della biodiversità italiana favorita dalla contiguità delle zone climatiche europea e mediterranea, con la sua straordinaria ricchezza di ambienti, dalle praterie alle brughiere a mirtillo alle vette più impervie, laghi, cascate, pareti rocciose;  e animali, come il lupo, il muflone, il capriolo, l’aquila reale e rarità botaniche.

Istituito nel 2001, il Parco nazionale include le riserve naturale dell’Orecchiella e Lamarossa in Garfagnana, gran parte del suo crinale appenninico e si estende in Lunigiana ed Emilia, fino a lambire la Pianura Padana e comprendere la Pietra di Bismantova.

Il Parco sta favorendo una corretta gestione delle foreste, indispensabili per la nostra vita come l’approvvigionamento del cibo, l’acqua, il legname, la regolazione del clima, il contenimento delle malattie, la formazione del suolo e la capacità di contribuire al benessere spirituale dell’uomo.

… e le Alpi Apuane

‘‘- Che sono quelle montagne così strane?’ – Chiesi. E qualcuno mi rispose: – Sono le Alpi Apuane…E’ da là che viene il marmo…-.
Quale impressione quello spettacolo! Più di settant’anni dopo ce l’ho ancora vivissimo negli occhi. Mi sembrava di aver visto il Karakorum o l’Himalaya’’.

Fosco Maraini

Prefazione a "Le Alpi Apuane", volume fotografico di Bruno Giovannetti, 1998

In Garfagnana ti emozioni sempre

Parchi naturali

Chiusa ‘a riccio’ nelle sue montagne, la Garfagnana è ancora sconosciuta al turismo di massa e le sue peculiarità geomorfologiche, floristiche e faunistiche la rendono unica e distinta dal resto della Toscana. Il suo territorio, prevalentemente montuoso, ricoperto da rigogliosi boschi di castagno e faggio, rientra in buona parte nel Parco Regionale delle Alpi Apuane e nel Parco Nazionale dell’Appennino Tosco-Emiliano. Queste due aree protette, a distanza ravvicinata, offrono una sentieristica di ampio sviluppo, spesso attrezzata e tematica. Il Parco dell’Appennino nel 2015 è stato riconosciuto riserva di Biosfera dall’UNESCO.

Cammini storici

Due vie medievali consentono di scoprire le zone più sconosciute e autentiche di Lunigiana, Garfagnana e Mediavalle del Serchio :

  • la Via del Volto Santo a partire da Pontremoli in Lunigiana, conduce i camminatori alla cattedrale di S.Martino a Lucca dove è ancora oggi conservato il Volto Santo, una croce lignea venerata fin dall’alto medioevo;
  • la Via Matildica parte da Mantova e arriva in Garfagnana da S.Pellegrino in Alpe dove ancora sorge l’ospedale medievale, uno dei tanti luoghi di sosta legati alla figura di Matilde di Canossa.

Sapori della tradizione

Tradizioni gastronomiche ancora vive e prodotti come il farro (IGP), la farina di castagne (neccio, DOP) e di mais, il formaggio pecorino, i funghi, le carni e particolari insaccati (ad esempio il biroldo), o tipi di fagioli unici per qualità ci fanno gustare i sapori identitari della Garfagnana. Per lo più si tratta di piatti dalle preparazioni semplici, con ingredienti genuini che ci riportano alle fragranze della terra, indietro a tavole di altri tempi.